La citazione di Flaubert “L’avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene e il presente ci sfugge” è un punto di partenza straordinario per esplorare la nostra complessa relazione con il tempo. Non è solo una frase poetica, ma un’osservazione acuta sulla psiche umana e sulle sfide che affrontiamo nel navigare le diverse dimensioni temporali.
Come bendati, senza sapere dove andare, non viviamo un’esistenza lineare e semplice, ma siamo costantemente sballottati tra ciò che è stato, ciò che sarà e l’inafferrabile “presente”.
Il tormento dell’avvenire

Ci immaginiamo il futuro come è un’entità astratta, un foglio bianco su cui proiettiamo le nostre paure, le nostre ansie e le nostre ambizioni. La società moderna, in particolare, alimenta questo tormento con la costante pressione a pianificare, a raggiungere obiettivi e a preoccuparsi delle conseguenze a lungo termine. Siamo bombardati da stimoli che ci spingono a pensare al domani, alle pensioni, alle carriere, ai figli, rendendo difficile trovare pace nel presente. Questo può portare a stress, burn-out e un senso di insoddisfazione cronica, poiché la felicità è sempre rimandata a un futuro ideale che potrebbe non arrivare mai.
Il freno del passato
Il passato, d’altra parte, è un’ancora. Può essere una fonte di saggezza e di ricordi preziosi, ma spesso diventa un peso. Errori commessi, opportunità mancate, dolori subiti o addirittura successi passati possono trattenerci. Ci si può sentire intrappolati in schemi comportamentali appresi, in rimpianti che non ci lasciano o nella nostalgia di un’epoca che non tornerà. Questa tendenza a “vivere nel passato” impedisce la crescita personale e l’adattamento a nuove circostanze.
La fuga del presente
E così, tra il tirare del futuro e il trattenere del passato, il presente, l’unica dimensione temporale in cui possiamo effettivamente agire, ma ci scivola via. Siamo mentalmente altrove, persi nei pensieri di ciò che faremo o di ciò che avremmo dovuto fare, e perdiamo la ricchezza dell’esperienza attuale. Non gustiamo appieno un pasto, non ascoltiamo veramente una conversazione, non ci godiamo un paesaggio. Questa mancanza di presenza è alla base di molta della nostra insoddisfazione e della sensazione di non vivere una vita piena.
La Ricerca dell’Equilibrio e della Consapevolezza
La riflessione di Flaubert ci invita, in modo implicito, a cercare un equilibrio. Non possiamo eliminare il passato o il futuro dalla nostra vita, ma possiamo imparare a gestirne l’influenza. Questo è il cuore di pratiche come la mindfulness (o consapevolezza), che ci insegnano a concentrarci sul “qui e ora”, a osservare i nostri pensieri e sentimenti senza giudizio e a vivere più pienamente il presente.
Riconoscere che il futuro ci tormenta e il passato ci trattiene è il primo passo per liberarsi da queste catene. Non si tratta di ignorare il passato o di non pianificare il futuro, ma di evitare che queste dimensioni dominino la nostra esperienza presente.
Pensare a questa frase ci spinge a riflettere: quanto siamo davvero presenti nella nostra vita quotidiana? E cosa potremmo fare per riappropriarci del nostro “adesso”?
Cosa possiamo fare per riappropriarci del nostro presente?

È un’ottima domanda, e la risposta è un percorso, non una destinazione. Non c’è una soluzione magica per smettere di essere tormentati dal futuro, trattenuti dal passato o far sì che il presente non ci sfugga, ma ci sono pratiche e modi di pensare che possono aiutarci a riappropriarci del nostro “adesso”.
Coltivare la Consapevolezza (Mindfulness)
Al centro di quasi ogni approccio per vivere più nel presente c’è la consapevolezza, o mindfulness. Non è una pratica mistica, ma semplicemente l’arte di essere pienamente presenti e consapevoli di ciò che sta accadendo qui e ora, senza giudizio.
- Osserva il tuo respiro
È l’ancora più semplice al presente. Quando ti senti perso nei pensieri, ferma un attimo e senti il tuo respiro. Non devi cambiarlo, solo notarlo mentre entra ed esce. Ti riporta immediatamente al momento attuale.
- Pratica l’ascolto attivo
Quando parli con qualcuno, sforzati di ascoltare davvero ciò che dice, senza formulare la tua risposta o pensare ad altro. Nota il tono, le parole, le espressioni. Questo non solo migliora le tue relazioni, ma ti radica nel presente.
- Mangia con consapevolezza
Invece di divorare il cibo distrattamente, assapora ogni boccone. Nota i sapori, le consistenze, gli odori. Questo trasforma un atto quotidiano in un’esperienza ricca.
- Fai un “check-in”
Durante il giorno, prenditi qualche minuto per fermarti e fare un rapido “check-in” con te stesso. Come ti senti fisicamente? Emotivamente? Cosa stai facendo in questo momento? Questi brevi momenti possono fare una grande differenza.
In conclusione
Non possiamo eliminare il futuro o il passato, ma possiamo imparare a gestirne l’influenza.

Quando ti senti ansioso per il futuro o bloccato nel passato, prova a identificare i pensieri specifici. Sono supposizioni? Rimpianti? Preoccupazioni non fondate? Riconoscerli è il primo passo per non farti controllare da essi.
È giusto avere obiettivi per il futuro, ma cerca di tenerli con una “presa morbida”. Sii aperto ai cambiamenti e non attaccarti rigidamente ai piani, che spesso generano ansia quando le cose non vanno come previsto. Rifletti sulle tue esperienze passate per trarne insegnamento. Cosa hai imparato? Come puoi applicarlo al presente? Una volta estratta la lezione, sforzati di non rimuginare inutilmente su ciò che non può essere cambiato. Se ci sono rimpianti o errori, accetta che fanno parte del tuo percorso.
Concentrarsi su ciò che hai e apprezzi nel presente può contrastare l’ansia per il futuro e la nostalgia per il passato. Ogni giorno, prova a pensare a tre cose per cui sei grato. A volte, il motivo per cui il presente ci sfugge è semplicemente che siamo troppo sovraccarichi.
Sei davvero obbligato a fare tutto ciò che fai? Impara a dire di no e a delegare quando possibile. Meno impegni significa più spazio per il presente.
Vivere pienamente il presente è un muscolo che va allenato. Ci saranno giorni in cui ti sentirai più presente e altri in cui i pensieri ti trascineranno via. L’importante è la costanza e la gentilezza verso se stessi. Ogni volta che ti accorgi che il presente ti sta sfuggendo, è un’opportunità per riportare la tua attenzione al qui e ora.